JEKPOT KNOWLEDGE MANAGEMENT 2000. Forum sulla gestione della conoscenza aziendale, 9 novembre 2000, Palazzo dei Congressi Eur, Roma
   
the Joint between Economy Knowledge Pathos Organization and Technology
km3ple1.htm   The Knowledge Economy   aggiornamento 10/12/04
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5 marzo 2001, n.7
La conoscenza
del nuovo secolo


11 giugno 2001, n.21
Il knowledge management si racconta


  La conoscenza
del nuovo secolo

La gestione integrata della conoscenza strutturata e non strutturata sta calamitando l'attenzione e i primi investimenti delle organizzazioni, soffocate da enormi volumi di dati da gestire e incapaci di valorizzare il proprio patrimonio intellettuale.
Carlo Sorge


Oltre a soluzioni per ottimizzare la gestione amministrativo - contabile e la supply chain, le aziende sono orientate ad accrescere la propria competitività, puntando sul knowledge management.

Una disciplina, questa, che serve per innovare, continuativamente, i prodotti/servizi e i processi organizzativi e di aggiornamento professionale, al fine di rendere compatibile la produzione con i requisiti e con i tempi richiesti dal mercato.

Si tratta di una rivoluzione culturale e tecnologica, orientata a selezionare le informazioni critiche per il business; individuare la soluzione migliore; minimizzare le perdite di conoscenza che si verificano quando un dipendente lascia un'organizzazione, capitalizzando, al contrario, i feedback di clienti e fornitori; abbattere le barriere geografiche e funzionali.

Il mercato di riferimento, in crescita lenta ma stabile, comincia a delinearsi sempre più chiaramente, prospettando alleanze strategiche (e qualche sovrapposizione) tra società di consulenza, system integrator e fornitori di tecnologie.

Un forum ad hoc in marzo
L'insieme di ciò che un'azienda sa (conoscenza esplicita), di ciò che ha ma non sa di avere (conoscenza tacita) e di ciò che potrebbe sapere (conoscenza creabile) forma l'assunto di quella che può essere definita conoscenza organizzativa, tema su cui si basa la terza edizione del forum Knowledge Management 2001, previsto il 28 e il 29 marzo prossimi all'Hotel Excelsior Gallia di Milano (informazioni al sito www.jekpot.com).

Durante l'evento gratuito, indirizzato a dirigenti e responsabili di funzione, nonché ad utenti di tecnologie di supporto ai processi di gestione della conoscenza, alcune aziende esporranno temi rilevanti per il settore di riferimento.

A.T. Kearney affronterà il tema dell'approccio culturale e organizzativo al knowledge management; KStones, spin - off sul KM del gruppo AISoftw@re, introdurrà l'approccio tecnologico come fattore abilitante i processi di gestione della conoscenza; Sony sosterrà la tesi del knowledge management come filosofia permeante le moderne organizzazioni; Cap Gemini Ernst & Young approfondirà il tema della conoscenza e delle relazioni in un'economia interconnessa; Telecom Italia focalizzerà l'attenzione sui distretti industriali virtuali; Software Ag parlerà della gestione di banche dati e contenuti non strutturati sul web con l'Xml; Arthur Andersen si misurerà con una relazione su agenti intelligenti in contesti confederati; Reply esaminerà approcci e strumenti per valorizzare le risorse umane in azienda; Oracle descriverà come creare una e-learning organization; Etnoteam parlerà della gestione della conoscenza nello sviluppo delle applicazioni; Cast analizzerà il tema del data mining a supporto degli IT manager.

Mini panel all'inizio di ciascuna giornata sui temi chiave del knowledge management, interventi di esperti in tema di valorizzazione del patrimonio intellettuale nonchè di gestione delle informazioni e di banche dati, e una tavola rotonda conclusiva con relatori e key note speaker completano l'offerta dell'evento.

Linea EDP n.7, 5 marzo 2001

All'evento partecipano anche ICE, IFOA, Università di Padova con una relazione su banche dati di marketing e attività di database marketing; il Ministero delle Comunicazioni, che affronterà il tema della gestione delle frequenze radio; Raisat, che parlerà della creazione e della gestione dei contenuti nella televisione generalista e digitale.



   
    Il knowledge management si racconta
L'estrema attualità dell'argomento è stata messa in risalto nel recente convegno sul tema, che ha evidenziato l'importanza della tecnologia in questo settore
Carlo Sorge


La terza edizione di "Knowledge Management 2001", forum sulla gestione della conoscenza aziendale organizzato a Milano da JEKPOT (www.jekpot.com), ha fatto il punto sul km, uno degli argomenti più caldi del momento, sottolieando come la tecnologia ne stia abilitando i processi.
"Questo accade in quanto nell'era dell'e-world", spiega Riccardo di Marcantonio, system integrator director di KStones, spin - off del gruppo AISoftw@re operante nel mercato delle tecnologie di supporto a processi di knowledge management, "è cambiato il ruolo delle informazioni, che da statiche sono diventate dinamiche, e della tecnologia stessa, che si trasforma da strumento dedicato alla gestione delle transazioni di processo in strumento dedicato alla realizzazione di sistemi per la valorizzazione ed il supporto delle comunità di pratica che sono le fucine della conoscenza". In effetti, secondo Maurizio Biagi, principal di A.T. Kearney, societá di consulenza del gruppo EDS che ha annunciato al forum di aver costituito una practice sul knowledge management diretta da Piero Masera, "la value proposition del knowledge management è accrescere la capacitá di trasformazione/innovazione dell'organizzazione attraverso il trasferimento delle conoscenze e delle best practices, nonché accrescere la reattivitá operativa e le prestazioni attraverso i processi online". "Ciò è possibile, secondo Matteo Bonifacio, senior consultant di Arthur Andersen, se le organizzazioni adottano un sistema di intelligence distribuito, basato su agenti intelligenti, nel quale prevalga una logica dove gli individui condividono ruoli per rappresentare la conoscenza nel contesto in cui si trova e per negoziare significati piuttosto che per condividere conoscenza già definita nei suoi significati al solo fine di scambiare informazioni". Per Gino Tocchetti, knowledge base business manager di Cap Gemini Ernst & Young "la difficoltà sta nell'approntare regolare efficaci, in modo da poter seguire delle linee guida che assicurino omogeneità ai processi di distribuzione della documentazione". Proseguendo nell'analisi, Lorenzo Alegnani, competence center manager di Software AG, sottolinea come "il fatto di poter contare su una tecnologia come l'XML risulti essere indispensabile per gestire il testo separando contenuto, presentazione e struttura dei dati, al fine di permettere una facile manipolazione dei documenti". Bisogna tener presente che l'aspetto prevalente nei processi di gestione della conoscenza nelle organizzazioni è la leva culturale. Se non esiste motivazione al cambiamento non ci potrà essere adesione all'innovazione dei processi organizzativi e all'introduzione di nuove tecnologie in azienda.

   
         
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