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kml1r2.htm   The Knowledge Economy   aggiornamento 16/09/01
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  ESPANSIONE
Aprile 2001

GESTIRE LA CONOSCENZA
Introduzione al Knowledge Management

Una mole d'informazioni enorme. Ormai le aziende sono letteralmente invase da documenti, dati e quant'altro, che arrivano attraverso tutti i canali delle nuove tecnologie (ma anche nelle vecchie).

E se tutto cio' nel complesso puo' rappresentare un arricchimento, portatore di opportunitá, necessita, d'altra parte, anche di un'attenta gestione. Il problema infatti, non sembra piú essere quello di ottenere informazione, ma di saperle selezionare e utilizzare. Insostanza essere maestri nel KM ( sigla che sta per Knowlwdge Management, in inglese appunto "gestione della conoscenza").
In sintesi si potrebbe definire il KM come "l'attivitá di ordinare ció che l'azienda sa o potrebbe sapere, soprattutto individuando metodologie e strumenti per gestire la conoscenza implicita, cioè le competenze e l'esperienza ; il che rappresenta il patrimonio piú importante dell'azienda".

In questo libro Carlo Sorge, economista e giornalista specializzato in Information & Communication (ha collaborato per il Corriere della Sera, Linea edp, pc Professionale ed Espansione - per il nostro giornale ha scritto tra l'altro alcuni servizi dedicati proprio alla gestione della conoscenza - attualmente è direttore responsabile del sito www.jekpot.com), spiega come affrontare con successo un progetto di Knowledge Management.

In gran parte si tratta di un problema di metodo; scrive infatti l'autore: "La spiegazione di che cosa significhi affrontare in modo corretto un problema di gestione della conoscenza parte della memoria e dal suo girovagare, soggettivo ovvero diverso per ciascuno di noi, all'interno di dati e informazioni accumulati in ogni tempo e in ogni luogo, prosegue, quindi, con metodo, secondo un molteplice approccio culturale, organizzativo e tecnologico che caratterizza ogni progetto di Knowledge Management e che poggia sulla visione strategica e sull'esperienza proprie di chi ne ha giá accettato la sfida. Approda, infine, al lettore come
forma mentis in grado di aiutarlo a percepire l'utilitá del Knowledge Management come disciplina per affrontare con successo il futuro".

Per confermare come non si stia parlando di massimi sistemi, bensí di qualcosa che ha chiari risvolti operativi e di business, Sorge dedica l'ultimo capitolo della sua fatica alla disamina del mercato del Knowledge Management. L'autore scrive che "le societá la cui attivitá principale dipende dalla conoscenza spendono tra il 5% e il 10% del proprio fatturato annuo in sistemi di Knowledge Management interni; e nel 2002 c'è chi sostiene che piu del 75% delle prime mille aziende del mondo della classifica del mensile Fortune avrá attivato al suo interno uno o piu progetti di Knowledge Management, principalmente al fine di incrementare fatturato e utile, trattenere in azienda il talento e le competenze, migliorare il servizio della clientela".

Sorge conclude, quindi, che "secondo varie stime il mercato mondiale dei servizi per il knowledge Management nel 1998 valeva 1,5 miliardi di dollari, nel 2000 3 miliardi e nel 2002 avra 5 miliardi di dollari".

   
         
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