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EVENTI - WELFARE AZIENDALE

WELFARE AZIENDALE
Nuove politiche di retribuzione per tutelare il potere d'acquisto e strategie di incentivazione del personale per aumentare la produttività

Milano, 26 Marzo 2013
ISCRIZIONI ENTRO 21 MARZO

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DESCRIZIONEINGRESSIAUDIENCEPARTNERAGENDALOCATIONISCRIZIONICONTATTI

 


AGENDA

 

 

 

Martedì 26 Marzo 2013
 
ORARIO   SPEAKER
9.15 - 9.30
REGISTRAZIONI



 
9.30 - 9.45

WELCOME

Presentazione del convegno e dei relatori
Il quadro di riferimento: una survey esclusiva
JEKPOT
Carlo Sorge, chairman
L'attuale difficoltà per le organizzazioni di garantire ai propri dipendenti aumenti retributivi tali da salvaguardare non soltanto un progressivo miglioramento del loro benessere ma anche e soprattutto il potere d'acquisto eroso da una crescita economica incapace di sovracompensare l'aumento del costo della vita, sta aprendo il campo a nuovi servizi e strumenti integrativi di natura non monetaria attraverso i quali le organizzazioni possono raggiungere l'obiettivo di mantenere i livelli retributivi desiderati, aumentando nel contempo il benessere, la motivazione, la fidelizzazione e, per queste vie, la produttività dei lavoratori. I dati di una survey esclusiva.



Carlo Sorge

9.45 - 10.00

VISION

Provincia di Milano

Il welfare aziendale
e la riforma del mercato del lavoro
PROVINCIA DI MILANO
Paolo Del Nero, assessore sviluppo economico, formazione, lavoro
Le novità introdotte dalla riforma del mercato del lavoro sono numerose e di notevole portata. Ricetta condivisibile, e sempre più condivisa, appare oggi quella di investire sulle persone e sulle politiche attive del lavoro per rispondere meglio alle richieste del mercato del lavoro, favorendo così la reale crescita dell’economia. Il welfare aziendale può rappresentare una risorsa in un nuovo modello di benessere lavorativo, tanto più oggi come supporto a un mercato del lavoro in trasformazione.

Paolo Del Nero
10.00 - 10.15

SCENARIO
Tempi moderni.
Il welfare occupazionale in Italia fra imprese e sindacato
Una ricerca tra le aziende italiane.
UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MILANO
Sabrina Colombo, professor

UNIVERSITA' POLITECNICA DELLE MARCHE
Emmanuele Pavolini, professor
Ugo Ascoli, professor
Attraverso un’indagine campionaria alle aziende e alcuni studi di casi aziendali selezionati per dimensione, territorio e settore, la relazione prospetta le dinamiche che hanno portato all’introduzione di interventi di welfare in azienda focalizzando l’attenzione sul tipo di politiche introdotte e sul ruolo degli attori coinvolti come imprese, sindacato, istituzioni locali e nazionali.



Sabrina Colombo

Emmanuele Pavolini Ugo Ascoli

10.15 - 11.15

PANEL

UniSalute

Welfare aziendale, fiscalità dei benefits
e nuove politiche retributive
per tutelare il potere d'acquisto

 

 

  Il ruolo del welfare sanitario aziendale
ai tempi della crisi economica
UNISALUTE
Fiammetta Fabris, chief operating officer
In tempi di spending review per la sanità e di difficoltà per milioni di italiani che dichiarano di non aver potuto accedere a prestazioni sanitarie per ragioni economiche, le politiche di welfare sanitario aziendale si stanno sempre più diffondendo attraverso il ricorso a fondi contrattuali, forme di mutualità, ricorso alle assicurazioni individuali e collettive.


Fiammetta Fabris
 

Fiscalità dei benefits:
le novità legislative
SCF COMMERCIALISTI
Antonio Lasaponara, partner
L'elargizione di benefits presenta significative ripercussioni fiscali sia sul datore di lavoro sia sul lavoratore, rendendo necessaria una progressiva attenzione da parte di entrambi alla fiscalità come una delle leve prioritarie da considerare nell'implementazione di un programma di welfare aziendale.

Antonio Lasaponara
 

Il reward in tempi di crisi:
l'utilizzo dei benefits come leva
SANOFI-AVENTIS
Giorgio Branchini, total reward manager
La progressiva riduzione dei budget di politica retributiva e diffusione dello strumento monetario a riconoscimento della prestazione, enfatizzano il ruolo del sistema di welfare come leva fondamentale nella gestione dei collaboratori.
Diventa perciò fondamentale nella progettazione dei piani rispondere alle esigenze espresse dai collaboratori, che riflettono il sistema economico nel quale gli stessi come cittadini sono inseriti, in modo da conseguire più rapidamente l'equilibrio tra la leva monetaria e non e quel clima favorevole alla produttività e crescita continuamente ricercato dalle aziende.

Giorgio Branchini
  BEST PRACTICE - IL CASO PIRELLI
Il welfare di Pirelli oggi:
tradizione e nuovi traguardi
PIRELLI
Donatella Di Vita, head of training & welfare
Pirelli distigue nettamente fra benefits in senso stretto e azioni collettive a sostegno del welfare dei propri dipendenti. Nella presentazione si concentrerà l'attenzione sulle azioni collettive di welfare messe a punto per i dipendenti italiani.



Donatella De Vita
 

Modera:
Carlo Sorge, direttore responsabile KappaeMme



 
11.15 - 11.45
COFFEE BREAK



 
11.45 - 12.45

PANEL

ANDIGEL
  MUOVERSI

Welfare aziendale, conciliazione famiglia-lavoro e strategie di
incentivazione del personale per aumentare la produttività


 

 

Palestre, libri scolastici, badanti e baby sitter:
worklife, conciliazione e welfare aziendale. Aspetti operativi.
MUOVERSI
Federico Isenburg, chief executive officer
Sono sempre più numerose le realtà aziendali che hanno introdotto azioni di welfare aziendale. Attraverso l’offerta di servizi e strumenti di natura non monetaria l’azienda può garantire ai dipendenti ed alle loro famiglie non solo la conservazione degli attuali livelli retributivi nominali ma anche l’aumento del potere d'acquisto effettivo. Ma quali sono i reali strumenti a disposizione delle aziende? Come si possono integrare con le realtà esistenti?


Federico Isenburg
  Conciliazione famiglia-lavoro.
Che cosa chiedono i lavoratori? Che cosa offrono le aziende?
Una ricerca su buone pratiche di welfare aziendale
UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE
Giovanna Rossi, professor
La relazione affronta il tema della conciliazione famiglia-lavoro. Sarà illustrata la ricerca (Osservatorio Nazionale sulla Famiglia) condotta in realtà aziendali di 4 regioni italiane (Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Marche), che ha consentito di identificare buone pratiche di welfare aziendale.

Giovanna Rossi
  Organizzazioni pubbliche e welfare aziendale:
due volte coinvolti
ANDIGEL
Mauro Bonaretti, president
Le amministrazioni pubbliche stanno da tempo esplorando nuovi percorsi di motivazione del personale e, anche sulla spinta di indirizzi nazionali, hanno avviato azioni per il benessere organizzativo. Ma le amministrazioni pubbliche sono coinvolte non solo come datori di lavoro: l’emergere di un diffuso ricorso a politiche di welfare aziendale può infatti rappresentare una occasione per ripensare le politiche locali di welfare.


Mauro Bonaretti
  BEST PRACTICE - PUBBLICA AMMINISTRAZIONE & WELFARE
Welfare aziendale e territoriale
nell'azione di un ente locale
PROVINCIA DI TORINO
Enrico Chiais, welfare manager
L' ente locale si colloca nella dimensione del welfare aziendale in quanto deve pianificare attraverso il Piano di Azioni Positive azioni destinate a realizzare concreti interventi sul benessere organizzativo delle/dei dipendenti anche attraverso iniziative di conciliazione tra responsabilità familiare, personale e professionale. ma, soprattutto, fonda la sua identita' nella produzione di welfare per tutti. Rispondere ai nuovi bisogni, che vanno oltre i modelli solidaristici consolidati, implica l'elaborazione di stimoli allo sviluppo del welfare territoriale.



Enrico Chiais
 

Modera:
Carlo Sorge, direttore responsabile KappaeMme



 
12.45 - 13.10
DOMANDE E RISPOSTE



 
13.10 - 13.15
CHIUSURA LAVORI E ARRIVEDERCI ALLA PROSSIMA EDIZIONE



 
13.15 - 15.00
WELFARE LUNCH BREAK



 
15.00 - 17.30
MEETING RISERVATO



 
   


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